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Toronto

Sì, lo so che il grunge è in fenomeno di Seattle e per lo più confinato agli anni 80.
Ma l’idea, la moda, la musica che sta col grunge si diffusero a macchia d’olio.
E soprattutto, come tutti i fenomeni di costume generazionale, stenta a morire, rimane avviticchiato a quella generazione che nel frattempo cresce e invecchia, imprigionata in uno stile, un modo di vivere, di vestire, di essere.

A Toronto c’è una via, che è il grunge che si fa mercato, cercando di sopravvivere a se stesso e di alimentarsi di se stesso.

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per finire con un immancabile, sempre e ovunque……

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Sì, un salto.
Perché se una cosa si impara, vivendo in paese enorme come questo, è che le distanze sono un optional da superare con una certa nonchalance.
I voli a disposizione sono tanti e non costano mai più del treno: anzi, spesso sono competitivi.

Ecco dunque qualche immagine di Toronto, che è tutto quello che del Canada ho potuto assaporare.
Città un po’ strana, arrivando dagli States. Ma “strano” è tutto il Canada: come uno stato rurale degli USA, per quel ché di appartato che gli si riconosce. Ma difficilmente riconoscibile, in questi grandi centri, come uno stato a parte.

L’alba sul lago Ontario:

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La divisa delle guardie forestali, venduta come abbigliamento alternativo e un po’ grunge, da ragazze

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E questa moneta con ancora la Regina Elisabetta: stato del Commonwealth, se mai ce ne fossimo dimenticati.