Il palazzo dove abito deve essere uno dei luoghi più sicuri del mondo: è infatti esattamente davanti alla sede dell’FBI.
Prima che me lo chiediate, la risposta è NO: non ho incontrato nessun detective alla CSI, nessun personaggio su cui scrivere un romanzo, nessun serial killer in libera uscita e nemmeno l’ombra di Leonardo Di Caprio!
Anzi, è un edificio particolarmente spettrale, sembra vuotissimo di giorno e di notte.
Dato che gli uffici hanno tutti enorme vetrate sulla strada, suppongo che abbiano fatto delle serigrafie rappresentanti l’ufficio vuoto e le abbiano incollate sui vetri, perchè nemmeno di giorno si vede nessuno!
Questo è invece il lato “umano” della strada, il palazzo dove abito io:
In due passi (blocks, come dicono in USA, che data l’ampiezza degli edifici, due passi proprio non sono) si raggiunge la bellissima Pennsylvania Avenue che attraversa la città, parallela al Mall, dalla Casa Bianca fino al Capitol Hill.
Lungo il viale, incontri di tutti i tipi:
il marinaio (livornese?)
Il museo del giornalismo (affollatissimo di gite scolastiche), con le bacheche esterne delle prime pagine dei maggiori giornali americani, da poter leggere, ogni giorno, e una enorme, torreggiante iscrizione in facciata che riporta il celeberrimo Primo Emendamento della Costituzione americana, quello in base al quale lo stato si fa garante della libertà di espressione.
deliziose, piccole piazze con edifici “antichi” e magnolie in fiore
ambasciate di tutti i paesi del mondo (ma NON, sfortunatamente, quella del Sudan davanti alla quale hanno arrestato George Clooney!!!)
(questa è quella del Canada)
Ed una chicca, infine: i semafori con l’indicazione del tempo che ci vuole ai pedoni per attraversare la strada; regolati per un passo che va bene anche ad una “impedita” come me!
A domani l’illustrazione di un percorso alternativo.
Buon tutto a tutti!