Dupont Circle è un bel quartiere storico, residenziale e un po’ bohémienne, della zona nord di Washington (DC, sempre e rigorosamente), pieno di belle case di fine ottocento a due-tre pani in mattoni, vie alberate e qualche museo, di quelli da rimanere a bocca aperta, come la Phillips Collection.
Oggi però non vi parlo di musei, ma di mercati. Che, chi mi conosce lo sa bene, sono un’altra delle mie sconsiderate passioni. In fondo c’è lo stesso gusto, del passare da una sorpresa all’altra, tutte accatastate insieme, molte nascoste o misconosciute. Con in più la possibilità dell’acquisto (della collezione, direi)
A Dupont Circle, tutte le domeniche, si tiene un mercato di generi alimentari, di prodotti di fattorie biologiche. Una specie della Conf. Coltivatori Diretti, che però da noi ha poca allure e sembra una cosa tristanzuola, da retrobottega della casa del popolo di Rifredi. Qui invece è il non plus ultra dello chic (e del radical chic).
Basta vedere i prezzi. Oggi li ho fatti morire del ridere dicendo che mi volevano far pagare anche l’aria che respiravo…..che da noi si dice, ma immagino che per un americano sentirsi dire “Come on: you are trying to charge me also the fresh air”, non sia proprio comune…
Basta vedere la gente che lo frequenta: ex-hippies, intellettuali smessi, finti butteri maremmani (o forse montanari degli Appalachi), signore bio dalla testa ai piedi e una valanga di vegetariani vegani (tanto che gli producono appositamente anche panacee al posto del formaggio o delle uova).
Eccovi un po’ di iconografia locale. Spassosissima.
Questo “Cavolo Dinosauro” non è altro che il nostro, domestico, cavolo nero!
Ma un po’ di lardo, appena appena, non può mancare, nemmeno in un luogo così chic e alternativo.
Così come questi durissimi, stecchiti, bastoncini di carne di bufalo.
Poi dei calzini di lana grezza, una cosa da tortura cinese o da quaresima dei frati trappisti, ve lo assicuro, avendoli tastati.
Poi, siccome siamo “biologici” ma moderni, eccoci anche sui social network!
E per concludere volevamo privarci della pizza? Non sia mai!
Pizza da colazione!
(Per noi un po’ come tutti quei cavoli di sopra, ma a merenda!)